Ogni anno, il 17 maggio, le strade della Norvegia si riempiono di parate festive, bandiere e celebrazioni gioiose. Questa giornata non è una semplice festa nazionale, è il Giorno della Costituzione norvegese, che commemora la firma della costituzione a Eidsvoll nel 1814. Una delle tradizioni più importanti di questa giornata è il canto dell’inno nazionale, “Ja, vi elsker dette landet” (“Sì, noi amiamo questa terra”), scritto da Bjørnstjerne Bjørnson con musica composta da Rikard Nordraak. Per molti norvegesi, cantare questo inno è un’esperienza profondamente emotiva e patriottica, anche se il linguaggio storico e poetico può essere difficile da comprendere completamente, soprattutto per i non madrelingua o per chi non ha familiarità con i dialetti norvegesi antichi.
In questo articolo, esploreremo il significato delle parole dell’inno nazionale norvegese, analizzando il contesto storico, lo stile letterario e il significato di ogni strofa.
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ToggleContesto storico di “Ja, vi elsker”
“Ja, vi elsker dette landet” è stato eseguito per la prima volta in pubblico nel 1864 per celebrare il 50º anniversario della Costituzione norvegese. In quel periodo, la Norvegia era in unione con la Svezia, e l’inno rifletteva un crescente senso di identità nazionale e il desiderio di autodeterminazione. Bjørnson, una figura di spicco nella vita culturale e politica della Norvegia, scrisse l’inno per ispirare orgoglio e speranza tra i norvegesi.
Il tono dell’inno è allo stesso tempo riverente e riflessivo, riconoscendo le difficoltà del passato e guardando al futuro con speranza. Racconta la storia di una nazione che ha sopportato le avversità, ma che è rimasta forte grazie all’amore per la sua gente e la sua terra.
Strofa 1: Amore per la terra
Ja, vi elsker dette landet, som det stiger frem, furet, værbitt over vannet, med de tusen hjem, elsker, elsker det og tenker, på vår far og mor, og den saganatt som senker drømmer på vår jord.
Traduzione:
Sì, amiamo questa terra, così come si erge, rugosa, battuta dal vento sull’acqua, con le mille case, amiamo, amiamo e pensiamo ai nostri padri e madri,e alla notte delle saghe che deposita sogni sulla nostra terra.
La strofa iniziale pone l’accento con una potente dichiarazione d’amore per la Norvegia. L’espressione “som det stiger frem” (“così come si erge”) evoca un’immagine vivida del paesaggio norvegese, che emerge fieramente dal mare, simboleggiando la bellezza naturale e la forza del Paese.
L’espressione “furet, værbitt” si riferisce al paesaggio accidentato e scolpito dagli agenti atmosferici della Norvegia, modellato da secoli di condizioni climatiche rigide, specialmente lungo la costa. Questa immagine collega la terra stessa alla resilienza del popolo norvegese, che ha saputo affrontare le difficoltà del suo ambiente.
La menzione di “vår far og mor” (“i nostri padri e madri”) rappresenta le generazioni passate, coloro che hanno costruito il Paese e ne hanno preservato la cultura. La frase “den saganatt som senker drømmer på vår jord” (“la notte delle saghe che deposita sogni sulla nostra terra”) fa riferimento alla ricca storia delle saghe norrene, che sono parte integrante dell’identità nazionale. Le saghe non sono solo storie, ma un simbolo di un patrimonio culturale condiviso che continua a ispirare sogni per il futuro.
Strofa 2: Le lotte e la forza della Norvegia
Dette landet Harald berget med sin kjemperad, dette landet Håkon verget, medens Øyvind kvad; Olav på det landet malte korset med sitt blod, fra dets høye Sverre talte Roma midt imot.
Traduzione:
Questa terra, Harald la salvò con la sua schiera di guerrieri, questa terra, Håkon la difese mentre Øyvind cantava; Olav vi dipinse la croce con il suo sangue, dalle sue alture Sverre parlò contro Roma.
La seconda strofa si rivolge al passato della Norvegia, celebrando i re leggendari che hanno plasmato la storia della nazione. Harald, spesso chiamato Harald Bellachioma, è accreditato di aver unificato la Norvegia in un solo regno. La sua menzione nell’inno è un tributo alla fondazione della nazione.
Håkon, probabilmente riferito a Håkon il Buono, giocò un ruolo importante nella difesa della Norvegia dalle minacce esterne. La sua difesa del paese, insieme alle canzoni del poeta Øyvind, sottolinea sia le forze militari che quelle culturali che hanno aiutato a preservare l’indipendenza e l’identità della Norvegia.
Olav, noto come Sant’Olav, è una figura centrale nella storia norvegese, riconosciuto per aver cristianizzato il paese. Il riferimento a lui che dipinge la croce con il suo sangue simboleggia i sacrifici fatti in nome della fede e della patria. Infine, Sverre, un re che sfidò l’autorità della Chiesa cattolica a Roma, rappresenta lo spirito di indipendenza della Norvegia e la sua resistenza al controllo straniero.
Strofa 3: Superare le avversità
Bønder sine økser brynte, hvor en hær drog frem; Tordenskiold langs kysten lynte, så den lystes hjem. Kvinner selv stod opp og strede, som de vare menn: andre kunne bare grede, men det kom igjen!
Traduzione:
I contadini affilarono le loro asce dove avanzava un esercito; Tordenskiold brillava lungo la costa, illuminando la via di casa. Le donne stesse si alzarono e combatterono, come se fossero uomini; altri potevano solo piangere, ma ciò ritornò!
Questa strofa celebra il contributo della gente comune alla difesa e alla preservazione della Norvegia. Il riferimento ai contadini che affilano le loro asce sottolinea l’importanza della popolazione rurale nella resistenza agli invasori. Questo evidenzia l’impegno collettivo di tutti i norvegesi, non solo dell’esercito, nel proteggere la nazione.
Tordenskiold, un famoso eroe navale norvegese, rappresenta la potenza del mare nella difesa della Norvegia. Le sue audaci imprese lungo la costa sono ricordate come momenti chiave nella lotta per la sopravvivenza del paese.
La menzione delle donne che si alzano a combattere “come se fossero uomini” onora il ruolo delle donne norvegesi nei momenti di conflitto. Mentre alcune hanno combattuto direttamente, altre hanno sopportato sofferenze e perdite, ma la frase “men det kom igjen!” (“ma ciò ritornò!”) suggerisce resilienza e la promessa di un rinnovamento. Nonostante le difficoltà, lo spirito del popolo persiste.
Strofa 4: Libertà e unità
Visstnok var vi ikke mange; men vi strakk dog til, da vi prøvdes noen gange, og det stod på spill; ti vi heller landet brente enn det kom til fall; husker bare, hva som hendte ned på Fredrikshald!
Traduzione:
Certamente non eravamo molti; ma eravamo sufficienti, quando fummo messi alla prova più volte e tutto era in gioco; perché avremmo preferito bruciare la terra piuttosto che lasciarla cadere; ricorda solo cosa è successo a Fredrikshald!
Questa strofa riflette il fatto che la Norvegia aveva una popolazione ridotta, ma sottolinea che, nonostante il piccolo numero, la forza e la determinazione del suo popolo erano sufficienti per superare le sfide. L’espressione “vi strakk dog til” (“eravamo sufficienti”) suggerisce che di fronte alle avversità, il popolo norvegese seppe rispondere.
La frase “vi heller landet brente” (“preferivamo bruciare la terra”) fa riferimento a una tattica militare comune usata durante le invasioni: la terra bruciata, dove i norvegesi distruggevano le loro risorse piuttosto che lasciarle cadere in mani nemiche. Questo è un potente simbolo del loro impegno per l’indipendenza nazionale.
La menzione di Fredrikshald si riferisce a una famosa battaglia durante la Grande Guerra del Nord, quando i norvegesi difesero con successo la città fortificata di Halden da un’invasione svedese. Questa vittoria divenne un simbolo di orgoglio nazionale e resilienza.
Strofa 5: Uno sguardo verso il futuro
Høyt vårt håp er evig hevet; det har huldt oss ny, og som fedres kamp har skrevet, vil vår fremtid bli. Vi skal ikke selges, kjøpes; ikke temmes ned; å, vi vil den frihet dyrke, som vi vant oss ved.
Traduzione:
La nostra speranza è sempre alta; ci ha mantenuti giovani, e come la lotta dei nostri padri ha scritto, così sarà il nostro futuro.
Non saremo venduti, comprati; né domati; oh, coltiveremo la libertà che abbiamo conquistato.
La quinta strofa si concentra sul futuro. L’inno esprime speranza e ottimismo, affermando che lo spirito di libertà e indipendenza che ha guidato la Norvegia attraverso i secoli continuerà a plasmare il suo destino. L’espressione “det har huldt oss ny” (“ci ha mantenuti giovani”) suggerisce che la speranza e l’orgoglio nazionale sono forze che ringiovaniscono il paese.
Le ultime righe della strofa, “Vi skal ikke selges, kjøpes; ikke temmes ned” (“Non saremo venduti, comprati; né domati”), sono una dichiarazione potente dell’indipendenza e dell’autosufficienza della Norvegia. L’inno ribadisce che la libertà del paese non è negoziabile e che sarà preservata a tutti i costi.
Strofa 6: Lo spirito eterno della Norvegia
Elsker, elsker det og tenker, på vår far og mor og den saganatt som senker drømmer på vår jord.
Traduzione:
Amiamo, amiamo e pensiamo ai nostri padri e madri, e alla notte delle saghe che deposita sogni sulla nostra terra.
La strofa finale ripete le parole iniziali, ribadendo ancora una volta l’amore profondo e il rispetto per la terra, gli antenati e il ricco patrimonio culturale. Il riferimento alla saganatt (notte delle saghe) collega nuovamente il presente al passato, ricordando ai norvegesi che la loro identità è costruita sulle storie e le lotte dei loro antenati.
Questa struttura ciclica — che inizia e finisce con l’amore per il paese e la sua storia — rafforza l’idea che l’identità nazionale della Norvegia è senza tempo, con il passato, il presente e il futuro tutti intrecciati.
L’eredità duratura dell’inno
“Ja, vi elsker dette landet” continua a risuonare tra i norvegesi di oggi, non solo come un canto di orgoglio nazionale, ma anche come un promemoria del viaggio del paese verso l’indipendenza, l’unità e la pace. L’inno parla dell’amore per la terra, dell’importanza della storia e della forza del popolo.
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Che tu stia cantando con la folla il 17 maggio o esplorando le saghe e la storia della Norvegia, comprendere le parole dell’inno nazionale può avvicinarti al cuore di questa fiera nazione.